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708. Francesco Sforza ad Antonello de Campanea (1454 gennaio 2 "apud Marchariam").

Francesco Sforza fa sapere ad Antonello de Campanea di aver preso atto di come si comportano i militari con la gente del paese. Lo avvisa come detti militari se ne andranno da lì e libereranno la popolazione dai suoi guai, anche se alcuni guai quei popolani se li sono meritati, perchè alcuni di loro hanno causato l'andata lì dei nemici.

Antonello de Campanea.
Havemo recevuto la toa littera et inteso quanto ne scrivi delli modi se observeno per quelle nostre gente verso li homini de quello paese; et del tuto restiamo advisati et ne rencresce che così sia seguito. Pur te advisamo como quelle nostre gente se partiranno quasi tucte et torasse dale spalle quelli homini questi damni; advegna imperò che alcuni che sonno stati casone de fare venire l'inimici in quelle parte gli stia bene ogni male che hanno havuto, perchè loro medesmi ne sonno stati casone de tuto quello è seguito.
Vogli intenderte bene con Manfredo da Forli et havere bona cura al facto del luogo et de quella rivera. Data ut supra.
Zaninus.
Cichus.