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716. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto (1454 gennaio 3 "ex Marcharia").

Francesco Sforza invia a Teseo da Spoleto le richieste fattegli dagli oratori di quella comunità, ma lo avverte che il compartito deve rimanere di 2000 cavalli "in bone et exigibili paghe", in modo da riscuotere infallantemente ogni mese i denari delle tasse. Concorda con la richiesta di rimuovere i deputati vecchi, purchè gli altri siano "sufficienti et da bene".

Theseo de Spoleto.
Te mandiamo qui incluse certe peticione ad nuy porte per li oratori qua venuti da nuy in nome de quella nostra comunità, le quale tu vederay. Pertanto nuy te dicemo che nostra intentione è circ'al facto di cavalli che la taxa sia de cavalli doa milia netti, como te dissemo più ad pieno lì a bocha; et così volemo che tu ne faci fare el compartito che remagna in cavalli 2.000 netti in bone et exigibili paghe, per modo che de mese in mese siano [ 191r] scossi li dinari delle taxe, como per altre nostre te habiamo scripto, guardando molto bene che non gli restino poi debitori che non se possino scodere.
Ala parte de removere quelli deputati vechy per le rasone che ivi se conteneno, dicemo che ad nuy pare quello medesmo; et così dicemo che debii operare che siano remosti et messi in suo luocho delli altri che siano suflicienti et da bene. El simile dicemo delli libri et scripture che siano reposti in locho dove siano salvi, et secundo che debitamente se debbe fare, et secundo s'e facto per lo passato. Data ut supra.
Christoforus.
Cichus.