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733. Francesco Sforza ad Andrea de Cingulo (1454 gennaio 7 "Marcharie").

Francesco Sforza scrive ad Andrea de Cingulo di non ritenere conveniente che avendo la comunità convenuto con Raffaele Pugnello l'acquisto di 200 sacchi di frumento, egli le faccia altra richiesta. Vista l'istanza che gli fanno i suoi familiari di ritornare, lascia a lui la scelta.

Ser Andree de Cingulo.
Inteso quanto per una toa ce hay scritto circh'al facto de quello frumento che hay arechiesto ala comunità de Sale, dicemo che, essendo una volta quelli homini convenuti con Rhaphael Pugnello per Ii ducento sachi, como tu scrive, ad nuy non pariria cosa debita che se gli facesse altra novità per adesso; sichè, (a) volendo loro satisfare secondo la prima conventione, non gli daray altro impazo per lo presente, perché, quando ne parirà el tempo, se gli poterà rechiedere del'altro per altra honesta via.
Apresso havemo veduto una lettera ve scriveno Ii vostri da casa del'instantia che fanno che retorni ad casa, et cetera; donde dicemo che, essendo l'andata tua in là, cosa necessaria, como scriveno, et utile, nuy te sapiamo laudare et consigliare a fare quanto è el desiderio delli tuoy, Ii quali forse hanno delli altri respecti, che non sapiamo. Sichè questo è in tuo arbitrio, et como è dicto, nuy te ne confortiamo et consigliamo, benchè nuy non te manchariamo may in tute quelle cose che ne siano possibile; ma siando così astreto dala patria, forse sarria più laudabile. Data ut supra.
Christoforus.
Cichus.

(a) Segue essendo depennato.