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74. Francesco Sforza a Graziolo da Vicenza (1453 agosto 13 "in castris apud Gaydum").

Francesco Sforza rassicura il conestabile dei fanti, Graziolo da Vicenza, di avere sollecitato direttamente Ludovico da Bologna per indurre i morosi al suo pagamento, non solo, ma di avere scritto "lettere molto efficace, mordente et minatorie" a tutti gli ufficiali di Tortona, a Ludovico da Bologna, al vescovo e a Pontecurone per cui crede di fargli ottenere quanto gli è dovuto. Prepari nel frattempo la sua gente all'arrivo di re Renato. Zanetto ha informato la duchessa di quanto avviene in campo.

[ 23r] Strenuo viro Gratiolo de Vincentia, peditum conestabili nostro dilecto.
Respondendo a doe toe lettere continente in somma che non poi havere effecto alcuno del pagamento tuo, et cetera, dicemo, como per altre nostre più volte te habiamo scripto, ch'el ne rencressce et dole de questa tardità d'esso spazamento, et retrovandose qui Lodovicho da Bologna gli ne fesseno strictissima commissione, et non dubitamo nela sua retornata la harà facto bon fructo. Pur non di mancho, perchè non altramente desideramo questa tua expeditione che te medesmo, scrivemo de novo lettere molto efficace, mordente et minatorie a tutti li officiali nostri de Tertona, a Ludovicho da Bologna, al vescovo et a Pontecurono, per modo non dubitamo a questa volta se ne caverano li pedi, sichè tu te porray valere delli toy dinari. Attende pur tu ad havere la tua compagnia insieme che in questa venuta dela mayestà del Re possi far honore et utile a te et ad nuy. Del facto dele spese facte per li toy, commessemo al dicto Lodovicho quello ne parse honesto dovesse seguire circha ciò. Data ut supra.
Iohannes.
Cichus.
Die xii augusti.
Per Zanetum scriptum illustrissime domine ducisse Mediolani de occurrentibus in castris.
Cabalarius est Paolinus.