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750. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna (1454 gennaio 11 Marcaria).

Francesco Sforza ricorda a Gandolfo da Bologna la necessità che i suoi uomini, sistemati nel Bergamasco e nel Bresciano e in altri luoghi già usurpati dai Venziani, abbiano di che vivere e, perciò, dato bando a parole e scuse, dimostri la sua efficienza raccogliendo sollecitamente i denari necessari tassando le popolazioni di quei posti come fu fatto l'anno precedente. In simile forma e con lo stesso contenuto si è scritto a Raffaele de Zaccariis, Battista de Burgo, commissario di Oleggio, Teseo da Spoleto, Francesco Giorgio, Bartolomeo da Gubbio, capitano della Campagna della Lomellina, Stefano de Casali, capitano della Lomellina, Antonio Compagnino, capitano di Casteggio.

[ 200v] Gandulfo de Bononia.
Como per altre nostre te havemo scripto et advisato et sei informato, nuy havemo metute queste nostre gente in Bressana et Bergamascha et l'altri luoghi che ne usurpavano Venitiani, non perchè dicte nostre gente gli possano vivere nè stare per stantia senza adiuto, ma solo per mancho caricho et damno e desconzo delli nostri servitori e subditi dove solevano allozare, e non facendo altra provisione a dicte nostre gente lì, unde che sonno, li seria necessario abandonare dicti allogiamenti novi e retornare alli vechii, e forse se metariano in qualche desperatione: che quanto questo importi al stato nostro ogniuno el pò comprehendere; et havendo considerato fra nuy con che modo et via providere se possa a questo, trovamo che la via de fare rescodere le taxe, como l'anno passato, è la più habele et mancho grave ali nostri subditi. Il perchè iterato te replicamo e carichamo e stringemo che con ogni studio, solicitudine et vigilanza toa te debii sforzare ad exigere e tirare suso in quelle parte li denari delle dicte taxe secundo fo facto l'anno passato, e questo con ogni presteza e celerità possibile, perchè tu cognoschi e intendi de che importantia è questo al stato nostro. E fa' piutosto che li effecti rendano bon testimonio della diligentia et sollicitudine toa che le excusatione o parole toe, perchè in questo nostro bisogno gli è necessario el subsidio del dinaro con effecto e presteza, e non parole e excusatione. Data ut supra.
Ser Alexander.
Cichus.
In simili forma et continentia (a) scriptum est Raphaeli de Zachariis, domino Baptiste de Burgo, Olegii comissario, Theseo de Spoleto, Francisco Georgio, Bartholomeo de Eugubio capitaneo campanee Lumelline; domino Stefano de Casali, capitaneo Lumelline et Antonio Campagnino, capitaneo Clastigii.
Ser Alexander.
Cichus.

(a) et continentia in interlinea.