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755. Francesco Sforza ad Antonello de Capanea, podestà di Lovere 1453 dicembre 13 Marcaria.

Francesco Sforza fa sapere ad Antonello de Capanea, podestà di Lovere, che apprezza i suoi suggerimenti come quelli di Gentile della Molara sulla necessità della presenza in valle di cavalli e fanti, come anche gli era stato richiesto dagli ambasciatori di quella terra. Di tutto ne ha scritto al Colleoni, che ha il governo delle cose di li, per cui Antonello non ha che intendersi con lui circa la difesa della valle e la sorveglianza del lago e sulla dislocazione dei soldati, stando sempre alle decisioni colleonesche. Il duca si dice contento che, oltre al suo salario podestarile, possa ricevere dalla riviera bergamasca sei ducati d'oro, che debbono essere intesi come salario della sua commissione. Aderendo al desiderio degli ambasciatori di fortificare quella terra, lascia a lui il compito di convincere i comuni a contribuire per la realizzazione delle varie opere di sicurezza di quella terra.

Antonello de Campanea, potestati nostro Luere.
Havemo recevuto doe toe lettere de dì vi et vii del presente; ale quale, respondendo, dicemo che Ii advisi n'hay dati per Ie toe lettere et a bocha per Gentile dela Molara l'havemo intesi et ne sonno stati gratissimi, del che molto te ne comendiamo del ricordo ni day, che vogliamo lassare in quella valle cavalli et fanti ala deffexa d'essa. El simile [ 202v] ne hanno dicto et recordato Ii ambassatori de quella terra, Ii quali havemo veduto et olduto voluntera e factoli careze como meritano per la loro bona dispositione et voluntà verso nuy. Et parendone che'l tale ricordo sia bono havemo scripto al magnifico Bartholomeo Coleono, al quale havemo dato el caricho et governo de quelle nostre cose del canto dellà, che circha la deffensione e guardia de dicta valle gli debia fare quella debita provisione gli parerà necessaria; sichè quanto in questo quanto circha'l governo del laco et dove debia stare l'armata et in ogne altra cosa potesse accadere in quelle parte, volemo che tu intendi con il dicto Bartholomeo exequendo Ii pareri suoy et quanto per luy te seray ordinato et commandato, perchè luy, como informato della mente nostra, saperà provedere al tuto. Circh'al facto delIa tua provisione siamo contenti che ultra el tuo salario delIa potestaria possa rescodere dalla rivera de Pergamascha et delIa iurisdictione d'essa toa potestaria ducati sei d'oro, Ii quali se intendano essere per salario delIa toa commissione, havendoli advertentia de rescoderli con più piacevoleza et ageleza delli homini che ti sia possibile, in modo che non ne habiamo querella veruna, como se rendemo certi saperay ben fare. Apresso Ii dicti ambassatori ne hanno rechiesto per parte de quella comunità che gli vogliamo dare adiuto a fortificare quella terra in alcuni lochi dove non è ben forte; dela quale cosa siamo remasti contenti, il perchè, como vederay, te mandiamo alligata la commissione che debii fare sia fortificata dicta terra et che debii rechedere adiuto ali comuni che se contengano in essa et fare che ogniuno Ii contribuisca secundo la sua rata parte. Sichè de questo te ne lassiamo el carico, confortandote a fare in modo, con quelle piacevoleze saperai usare, che niuno se habia a lamentare, imo [ 203r] che tuti adiutano volunteri et de bona voglia. Data Marcharie, die xiii decembris 1454 (a).
Leonardus.
Iohannes.

(a) Così A.