Registro n. 16 precedente | 761 di 1825 | successivo

761. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1454 gennaio 13 Marcaria).

Francesco Sforza comunica al Colleoni che gli ambasciatori dei gentiluomini della Val Camonica si sono doluti per le "gravissime extorsione" subite dai nemici quando penetrarono in valle, ma si sono anche lamentati per "damni asay" patiti ad opera di genti amiche. Il duca, perciò, rinnova al Colleoni l'ordine di portare fuori dalla valle e sistemare nei loro alloggiamenti le sue truppe, lasciando lì accampati solo gli uomini necessari per l'assedio della rocca di Breno. A questi farà distribuire le 60 some di grano ricevute dalla comunità della valle, che è stata, così, liberata dall'obbligazione che aveva con Morello.

[ 204v] Magnifico Bartholomeo Coleono.
Sonno venuti qua da nuy li ambassatori delli zentilhomini et della universitate delli homini nostri de Vallecamonica, quale per parte soa n'hano explicate et exposte più cose. Et, fra le altre cose, n'hanno pregati che, considerate le gravissime extorsione et damni patiti, sì per la gente inimiche, quale sonno intrate in la dicta valle ali dì passati, sì etiamdio per le gente nostre, che sonno state là ala defexa loro, dali quali hanno pur recevuto delli rencresscimenti et damni asay, quantuncha se rendiamo certi sia processo senza consentimento né saputa vostra, vogliamo provedere che le dicte gente che mò sonno anchora in la dicta valle se ne retornano alli alozamenti loro, dicendove essere impossibile potere supportare tanta graveza. Per la quale cosa attendendo nuy che, dovendo sostenire lì tante gente pur gli seria troppo (a) grave et carico insuportabile, et considerato che a questi tempi se convenne acarezare dicti homini et non exaspera(r)li, ve confortiamo et volemo che, se ala receputa de questa non havesti ancora facto levare dicte vostre gente, como per l'altre nostre ve habiamo scripto, vogliati subito farle levare della dicta valle, mandarle ale loro alozamenti, lassando però quelle gente da cavallo et da pede a campo ala rocha de Breno, quale ve paresseno necessarie et sufficiente ala obsidione de quella, como per l'altre nostre haveriti inteso; ma ordinariti che le dicte gente restarano lì vivano costumatamente et non dagano affanno alcuno ali homini della dicta valle per lo vivere loro, per la substentatione et vita loro. Però restiamo contenti fazati distribuire fra loro quelle LX some de grano vuy scriveti havere recevuto dala comunità della dicta valle, per lo quale grano a vuy dato havemo liberato la dicta comunità della obligatione ha con domino Morello; sichè fareti distribuire dicto grano como havemo dicto fra quelle che restaranno lì, alli quali etiam fariti provisione in modo che non dagano molestia alli homini della dicta valle, per forma che essi non habiano rasone de poderse degnamente agravarse.
Data ut supra.
Bonifacius.
Iohannes.

(a) Segue carich depennato.