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762. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto (1454 gennaio 13 Marcaria).

Francesco Sforza scrive a Teseo da Spoleto di aver preso atto dei provvedimenti da lui ordinati per la riscossione delle tasse per 2000 cavalli a quattro lire mensili pro capite e risalendo al primo novembre scorso. Informato, sia per quello che ha scritto a lui, come anche per ciò che ha segnalato a Cicco delle difficoltà che incontra nel realizzare gli incassi, gli raccomanda che, comunque, "le dicte taxe se scodino de presente senza perditione de tempo" e attenendosi al compartito. Gli consente l'aggiunta di nuovi deputati pur di cavare denari da buoni debitori, dei quali vuole che faccia una accurata descrizione "de loco in loco" in un quadernetto con il quale si recherà da lui, non senza aver prima predisposto l'ordine perchè si proceda nelle riscossioni. Gli va quel che Teseo ha disposto per i cavalli di Giovanni Cossa rimasti lì.

[ 205r] Theseo de Spoleto.
Inteso quanto per una toa de dì VIIII del presente ne scrivi delle admonitione et provisione hai facto ad rescodere de quelle taxe per li cavalli 2000 ad libre 4 el mese per cavallo, comintiando el mese de novembre passato, et della difficultà ne dice serà ad rescodere per le rasone che tu ne aduce, et ultra ciò quanto n'ha referto Cicho che tu gli scrivi sopra ciò, dicemo che tu debii mettere ogni ordine et (a) forma che ad te sia possibile et fare che le dicte taxe se scodino de presente senza perditione de tempo, non movendo né lassando movere el compartito vechio né anche li deputati vechii per adesso. Ma se'l te pare de giungere alcuna cosa essa di cavalli 2000 in bone et exigibile paghe, como te dissemo, overo de adiungere altri ad li deputati, faray como te parirà, advertando sopra tuto de fare tale fondamento che li dinari se possino cavare de boni debitori, di quali volemo che subito, vedute le presente, tu faci una descriptione in uno quaderneto particularmente de loco in loco et distinctamente, et con esso quaderneto subito vegni da nuy et non li sia demora, lassando interim ordine che se faciano l'executione; et tuta via se scodino li dinari senza perditione de tempo. La provisione hay facta ad quelli cavalli del magnifico domino Iohanne Cossa, che sonno remasti lì, ne piace et così te caricamo et stringemo che tu gli fazi fare quelli acconzi et quello bono tractamento che te sia possibile, se desidera fare cosa ne piacia. Data ut supra.
Christoforus.
Cichus.

(a) Segue via depennato.