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769. Francesco Sforza a Matteo da Capua 1454 gennaio 14 Marcaria.

Francesco Sforza informa Il condottiero Matteo da Capua che suo fratello Gorone e gli altri sono legittimamente in prigione perchè il loro salvacondotto era scaduto e falsificato per l'aggiunta di due altri giorni. Inoltre, il figlio di Porcello non poteva "menare sotto (...) Gorone", siccome uno di minore condizione non può condurre uno di maggior condizione"

Magnifico et strenuo amico nostro carissimo Matheo de Capua, armorum, et cetera.
Respondendo ale vostre lettere circha'l facto del strenuo Gorone, vostro fratello, dicemo che nuy non fecemo quello salvoconducto, ma Alexandro, nostro fratello. Et segondo la substantia de quello salvoconducto et Gorone e l'altri sonno pregioni legitamente, et Ie cagione sonno queste: primo, che'l salvoconducto era expirato et falsificato con una giuncta d'uno termine de duy dì; et più ultra per vigore de quello etiamdio s'el non fosse expirato e falsificato como è, el fiolo de domino Porcello non poteria menare sotto quello Gorone, perchè la ragione non vole ne patisse che uno de menore conditione possa nè debbia condure uno de maiore conditione de luy. E questo trovariti essere vero se vuy ve ne informati; siché Gorone et l'altri sonno presoni legitimamente, né ve ne possiamo fare altro quanto per via de rasone che non facessemo iniustitia al'altra parte, che siamo certi non sia questa la intentione della domanda vostra. Ex Marcharia, xiiii ianuarii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.