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772. Francesco Sforza a Giovanni Stefano da Casate, capitano della Lomellina (1454 gennaio 15 Marcaria).

Francesco Sforza impone a Giovanni Stefano da Casate, capitano della Lomellina, di provvedere che l'uomo d'arme ducale Goyone da Mede non abbia più ragione di lamentarsi per essere molestato da quelli di Mede che lo vorrebbero costringere a sopportare i carichi occorrenti, essendo egli occupato in campo ai servizi ducali.

[ 207v] Domino Iohanni Stefano de Casate, capitaneo nostro Lumelline.
S'è gravato qui da nuy Goyone da Mede, nostro homo d'arme, dicendo che per quelli da Mede fi astrecto ad casa soa ad supportare insieme con loro Ii carichi occurrenti, et che novamente è statto strecto ad pagare certo frumento benchè, como doveti mò havere inteso per un'altra nostra ve habiamo scripto, non dovesti gravare nuy nè li altri homini d'arme nostri, quali habitano in Lomellina, de questo frumento; de che ne maravigliamo, parendone non sia debito nè honesto. Il che anche è contra la intentione et voluntà nostra che li soldati, quali continue stanno in campo ad nostri servicii, siano gravati delli carichi occurrenti, como quelli quali stanno ad casa loro et fanno li facti suoy. Pertanto volemo debiati provedere et ordinare con dicto Guyone sia servato exempto dalli carichi occurrenti ad quella terra de Mede, como sonno li altri soldati nostri nel'altro paese nostro, per modo non ne habiamo più querella. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.