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785. Francesco Sforza a Giovanni Carolo de Collectis (1454 gennaio 17 Marcaria).

Francesco Sforza dice a Giovanni Carolo de Collectis di meravigliarsi che, con quanto ha ricevuto dal cancelliere ducale Teseo dalla esazione delle tasse e del carriaggio, non habbia anche avuto le lettere ducali in argomento con cui lo Sforza gli comandava di fare la stessa cosa di cui gli ha scritto Teseo circa il comportamento in simile esazione e di dargli la copia dei suoi quadernetti, oltre all'avviso datogli di andare con le sue scritture e ragioni dal duca, come con lettere ducali di Francesco di ser Antonio. Cristoforo da Cambiago ha scritto al luogotenente di Lodi perchè avvisi il duca se i Sanseverino sono o non a Treviglio.

[ 210v] Iohanni Carulo de Collectis.
Respondendo a quanto tu n'hay scripto circa quello hay havuto da Theseo, nostro cancellero, circa la exactione delli dinari delle taxe e del carezo de quella parte, la comissione delIe quale tasse et carezo havemo commissa a luy, ve dicemo, maravigliandone non habiate havute altre nostre lettere in questa materia, che volemo cha tu debii fare quanto dicto Theseo t'ha scritto in ciò subito, dagandole la copia deIli quaderneti toi, et de quanto bisogna in fare in questa exactione, sichè non habia perdere tempo veruno per fare la dicta exactione per tua cagione; et ulterius che subito vegni da nuy, como per lettere nostre, o de Francesco de ser Antonio, de' essere stato avisato e che porti con te Ie scripture et ragione tor de quanto hay exeguito. In la qual toa venuta ti sarà data resposta ad l'altre parte delIa toa lettera conveniente. Data ut supra.
Ser Alexander.
Cichus.
Die suprascripto.
Per Cristoforum de Cambiago scriptum fuit locuntenenti Laude ut aviset dominum si illi de Sanctoseverino sunt in Trivilio, vel non.
Cichus.