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799. Francesco Sforza ad Antonio da Pescarolo, capitano di Casteggio 1454 gennaio 21 Marcaria.

Francesco Sforza raccomanda ad Antonio da Pescarolo, capitano di Casteggio, che quei mugnai e quel taverniere li deve fare legalmente esaminare in modo da legittimare il fondamento e l'imputazione delle frodi loro imputate ed evitare che lui abbia noie Pietro da Lodi da lui accusato di fuga è andato da lui e ora glielo rimanda. Anche con lui deve procedere ex iure e sospenda l'ordine dato contro Raffaele Morbio fino a quando Pietro risulterà che sia o non in difetto. Lo informa che in seguito gli segnalerà il da farsi circa il divieto da lui dato per il porto di Parpanese: ora curi che non si commettano frodi per quella via. Gli ripete per quelli di Portalbera quanto sopra detto, di procedere, cioè, anche con loro per vie legali. Procuri di raccogliere più denaro possibile: in seguito gli dirà che deve farne.

Antonio de Piscarolo, capitaneo Clastigii.
Havemo recevuto la lettera toa de di XVI del presente et inteso quanto, et comendiamotene delIa diligentia toa et te respondemo, primo, ala parte de quelli molinari e tavernaro ha pigliati, che tu Ii debii far examinare diligentemente per la via delIa rasone, et fare Ie cose così honeste et iustificate che debitamente non te possa essere data imputatione alcuna, et tenendo quelli modi et vie te parerano convenienti e rasonevoli per trovare el fondamento e ingiodadura de queste frosatione, non te descostandote però dalla rasone.
Ad la parte de Piero da Lodi, quale scrivevi era fugito, te dicemo ch'el è venuto et stato da nuy, qual te mandiamo perch'el si presenti da ti e ch'el staga a ragione. Et quello havemo dicto de sopra circha il modo de procedere et seguitare la ragione, così te repplicamo de questo altro, tenendo in questo mezo suspexo il comandamento facto a Raphael Morbio finchè sarà trovata la verita, s'el dicto Petro è defectoso o non.
Ad la parte delIa inhibitione hay facta deI porto de Parpanexe, dicemo che te avisaremo per altre nostre de quanto haveray a fare circha ciò; et che in questo mezo vogli havere bona diligentia et cura sichè non si possano mettere froxe per quella via, nè altro mancamento ne possa seguire.
Ad la parte de quelli de Portalbera, et cetera, (a) [ 216r] repplicando quanto è dicto de sopra, dicemo che tu vogli procedere contra de loro e contra gli altri che se trovasseno in delicto o fosseno imputati, servata la via delIa ragione et in modo che Ii non te possa accadere imputazione veruna.
Ad ultima parte delli denari hay scossi, et cetera, te confortiamo et comendiamote a dovere solicitare con ogne diligentia de tirarne suso più che sia possibile; et de quello che sonno scossi, presto te avisaremo de quello n'haveray ad fare. Habbi in lo procedere contra questi froxatori sempre memoria ad procedere iustamente, secondo Ii decreti et ordini delIa Camera nostra usitata, et cetera. Data Marcharie, xxi ianuarii 1454.
Cichus.

(a) Segue respondendo depennato.