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802. Francesco Sforza al podestà, al capitano e al referendario di Piacenza (1454 gennaio 21 Marcaria).

Francesco Sforza comanda al podestà, al capitano e al referendario di Piacenza di costringere quelli di Castell'Arquato a fare avere ad Antonio Treco, tesoriere di Cremona, le 700 lire che ancora gli spettano e che gli Arquatesi sono renitenti a dargli per avere lui, duca, concesso "Castelarquà" al Colleoni.

Potestati, capitaneo et referendario Placentie.
Nuy facessemo più tempo fa assignatione al nobile nostro texaurero de Cremona, Antonio Trecho, de certa somma de dinari sopra el censo nostro del'anno passato che ne davano Ii homeni de Castelarqua; et pare non habia ancora potuto essere satisfacto da loro, et che Ii resta ancora da settecento livre, ma più perchè nuy Ii havemo concessi, cioè quella terra de Castelarquà, al magnifico nostro capitano d'arme Bartholomeo Coleone, pare che siano renitenti. Pertanto volimo che ad ogni rechiesta del dicto Antonio Trecho, o de suo mandato, debiati strengere dicti de Castelarqua, e qualunque de loro accaderà a capitare Iì, ad satisfarli integramente de quanto resta ad havere, et per modo che non habiamo pili affano de questo. Data ut supra.
Ser Alexander.
Cichus.