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81. Francesco Sforza al conestabile Gaspare de Suessa (1453 agosto 14 "ex felicibus castris apud Gaydum").

Francesco Sforza scrive al conestabile Gaspare de Suessa di essere certo che gli siano già stati mandati i "piati", i maestri e i guastatori richiesti per la sicurezza delle fortezze. Lo avverte che i nemici sono intenti a spiare quanto si fa per la ripresa di Castelnuovo. Gli ordina che, per quattro o cinque giorni, non lasci passare in là, nè in qua dall'Adda e neppur in su e in giù del fiume persona alcuna che possa dare informazioni al nemico.

Gasparri de Suessa, conestabili nostro peditum.
Siamo certi che ala receputa de questa saranno mandati lì quelli piati e quelli maystri et guastatori per ti rechesti al locotenente de Lode, et similiter se faranno l'altre provisione necessarie. Sichè attende pur ala bona [ 25r] et ala salveza de quelle nostre forteze.
Ceterum aciochè l'inimici nostri non possano spiare et intendere quanto farano et ordinarano le nostre gente che sonno al'impresa de Castelleone, volimo che con bona dilligentia, almanco per questi quatro o cinque dì, che provedi de non lassare passare alcuno per lì, nè praticare con li toi, havendo bona diligentia che de là da Adda, nè su, nè zoso passi alcuno che possa dare adviso al'inimici, rendendoce certi che cercarano per ogni modo et via sapere quanto se farà et ordinarà. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.