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824. Francesco Sforza al podestà di Valle Muzola (1454 gennaio 27 Cremona).

Francesco Sforza comanda al podestà di Valle Muzola, causa della vertenza di quella terra per cui le faccende ducali vanno male, che deve obbedire al commissario di Pellegrino, cui impone di farsi obbedire in modo che i denari delle tasse ducali siano subito mandate a Teseo, al quale si deve obbedienza come a lui, duca.

Commissario Pelegrini et potestati Vallis Muzole.
Nuy intendemo che (a) per la vostra discordia et stranieza haveti insieme, li nostri facti de quella nostra terra vanno in desordine, et may non ne potemo valere con il tempo de quelli denari che si debeno rescodere per la nostra Camera, et che tu, potestà di Vale de Muzola, vay metendo ogni differentia, per la qual cosa te dicemo che tu debbii obedire al commissario nostro de Pelegrino, como è debito, et tu, comissario, che tu te fazi obedire, et che li denari delle nostre taxe siano senza dubio et prestissimo mandati ad Theseo; et a luy obediati in questo quanto a nuy proprii, replicandote a ti de Val de Muzola, obedire alo offitio de Pelegrino; aliter te demonstraremo che fay male. Data ut supra.
Ser Theseus.
Cichus.

(a) che in interlinea.