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87. Francesco Sforza a Corrado [da Fogliano] 1453 agosto 16 "ex castris apud Gaydum".

Francesco Sforza manifesta a Corrado la sua soddisfazione per la vittoria sui nemici accampati a Castelleone, ma si dice preoccupato per la ferita avuta alla testa. Gli manda maestro Giacomo, eccellente chirurgo, medico del marchese di Mantova (che però non gradisce che sosti a Castelleone), da Milano gli fa avere un altro medico, e ha anche scritto a maestro Luigi da Burda di andare da lui. Siccome la via di Castelleone è disagevole, lo consiglia di portarsi a Lodi o, non potendo ciò fare, a Pizzighettone.

Suprascripto magnifico Conrado.
Della victoria obtenuta contra li nostri nemici, quali erano acampati contra Castellione, et maxime per lo tuo bono ordine, ne havemo preso grandissimo piacere et contentamento. Dal'altra parte dal tuo cancellero semo advisati como tu sii stato ferito nella testa, dela qual cosa havemo preso despiacere assay. Et perchè altramente non desideramo la salute toa che la nostra, te mandiamo maestro Iacomo, medico del'illustre signore marchese de Mantua, quale in cerrosica è sufficientissimo et solemnissimo medico. Scrivemo anchora a Milano ch'el te ne sia mandato un altro, et similiter scrivemo a maestro Luyse da Burda che li vengha anchora luy, sichè speramo per adiuto de medici non te sarrà manchato in cosa veruna. Et perchè la tua stantia a Castellione non è bona per respecto al suspecto de la peste et del camino mal securo, ne pare per ogni modo te fazi portare a Lode; et non possendo andare fin a Lodi, te fazi portare a Pizguitone, attento maxime che al signor marchexe non piace ch'el suo medico venghi a Castellione, ad ciò che senza suspecto possa fra octo dì retornare da luy, perchè continuo là adoprera. Ex castris nostris apud Gaydum, die xvi augusti 1453.
Iohannes.