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875. Francesco Sforza al provveditore di Crema 1454 febbraio 6 Lodi.

Francesco Sforza scrive, dopo l'inefficace ricorso del suo luogotenente, al provveditore di Crema di voler rilasciare Cristoforo Favalo e le quattro some di farina, le due bestie da soma, che i suoi uomini hanno catturato, oltre ad aver "scosso per presone, per quattro ducati e mezzo, Princivalle de Raymondi, quando i suoi uomini Giovanni da San Gallo, Daniele del Bayo e Giacomino da Seriate si sono portati, muniti del suo (provveditore) salvacondotto, con alcuni compagni e bestie da soma. cariche di biada degli uomini di Pandino, al mulino di Donara.

Provisori Creme.
Como la magnificentia vostra è stata avisata et rechiesta per più lettere del nostro locotenente de questa nostra cità, essendo aIi dì passati andato Iohanne de San Gallo, Daniele del Bayo et Iacomino de Seriate, homini nostri, con alcuni compagni et bestie da somma cariche de biade delli homini nostri de Pandino al molino da Donara, focto la fidanza del salvoconducto vostro per lo quale, dicto Iohanne, Daniele et Iacomino, como per lo registro d'esso salvoconducto porà la magnificentia vostra intendere, [ 235v] possevano con cinque compagni andare liberamente al dicto molino con dicte bestie cariche delle biave delli homini de Pandino et poi con la farina retornare ad Pandino, per li vostri gli sonno state retenute somme quatro de farina, doe bestie da soma, retenuto per presone Christoforo Favalo, suo compagno, et scosso per presone per ducati quatro et mezo Princivallo de Raymondi, etiam loro compagno. Et benchè esso nostro locotenente più volte habia scripto ala magnificentia vostra per la restitutione de queste cose tolte et liberatione del presone, tamen per la vostra magnificentia non gli è ancora dato ordine nè modo, de che ne maravigliamo grandemente. Pertanto havemo voluto scrivere questa ala magnificentia vostra per la quale ve rechiedemo et confortiamo che per observatione del salvoconducto et fede vostra, vogliati fare restituire dicte cose et liberare dicto presone, altramente seremo constrecti ad fare il simile aIi vostri per provedere ala indemnità de questi homini nostri. Data Laude, vi februarii 1454.
Zanetus.
Iohannes.