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884. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola (1454 febbraio 5 Lodi).

Francesco Sforza ha preso atto dal podestà di Fiorenzuola che lì il fieno costa da quattro lire e mezza a cinque lire il carro. Vuole che il podestà gliene comperi 300 carri e gliene faccia sapere il prezzo, perchè gli manderà il denaro. Consegni il fieno a Rafanino Torta e a Giacomo d'Arsago, che manda lì con 190 buoi. Provveda a un buon alloggiamento sia per i buoi che per loro due, come pure per due loro cavalli.

Potestati Firenzole.
Havemo veduto quanta tu n'hay scripto respondendo ala nostra circa'l facto del feno, quale vale Iì quatro livre et meza fin in cinque il carro; ala quale respondendo, dicemo che nostra intentione non è de tore el dicto feno a credenza, immo a dinari, perchè, s'el se domanda al'officiale sive al referendario de Piasenza, se trovarà ch'el pagò l'ano passato tuto el feno che era tolto per Ii nostri bovi. Pertanto vogline subito comprarne trecento carra et avisarne del pretio, perchè te daremo il modo al dinaro. Interim vogli dare del dicto feno ad Rafanino Torta et Iacomo d'Arzago, quali mandiamo Iì con li bovi centonovanta et non lasargline mancare, et anche provedere de bono lozamento per Ii dicti bovi et per loro et per duy cavalli suoy. Et non gli sia fallo. Data ut supra.
Irius.
Cichus.