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898. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1454 febbraio 7 Lodi).

Francesco Sforza comanda al luogotenente di Lodi di far restituire dai soldati a frate Bartolino da Castrezago il figliolo che portava lì per votarlo all'osservanza di San Francesco. Per individuare i soldati, interroghi il taverniere di Ceresolo, presso cui Bartolino, s'era fermato per colazione, e dove gli venne dai soldati rapito il ragazzo.

Locumtenenti nostro Laude.
Menando hozi da Castrezago qui frate Bartolino da Castrezago uno suo figliolo per meterlo in l'observantia de Sancto Francesco, ove l'ha vodato, et facendo colatione in la taverna de Ceresolo, gli è stato tolto per forza el dicto suo figliolo d'alcuni soldati, como sareti informato da luy. Et perchè luy non cognoschi dicti soldati et el tabernaro el debbe cognoscere, ve commettiano et volemo che, [ 240v] havuto da vuy dicto tabernaro et inteso che sonno Ii dicti soldati, debiati provedere per qualunque modo che'l puto sia restituito, habialo chi se voglia, deportandove in questo per modo che'l parà che exequati la mente et voluntà nostra. Data ut supra.
Irius.
Cichus.