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9. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 agosto 2 "in castris nostris felicibus apud Gaydum".

Francesco Sforza biasima il podestà di Pavia per non aver ancora provveduto a fare giustizia a Giacomino Gazo di Gerola, come conveniva per le trattative da lui avute per "dare via la dicta terra dele Gerole". Comunque, se ha aspettato finora, attenda ancora un suo scritto.

Potestati nostro Papie.
Non obstante che per altre nostre Iittere te habiamo scripto che facii iusticia de lacomino Garzo dele Gerole, sustenuto là in quello nostro castello, segondo che rechiede el demerito suo et lo tractato menava de dare via la dicta terra dele Gerole, nondimeno siamo contenti et volemo che, non l'havendo fin a ṃ facto iusticiare, tu suprasedi fin a tanto che te scriveremo altro, facendolo perḥ tenere sotto tale guardia che'l non possa fugire. Data in castris nostris felicibus apud Gaydum, die ii augusti 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.