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907. Francesco Sforza a Sagramoro Visconti (1454 febbraio 9 Milano).

Francesco Sforza risponde a Sagramoro Visconti che non può assecondare la sua richiesta di balestreri e di provisionati da mandare all'impresa di Bre: abbisognano a lui per alcune cose importanti. Scrive a Tiberto Brandolini di mandargli fanti e balestrieri e li provveda di pane, perchè da quegli uomini avranno del vino, mentre a lui chiede di fare del tutto, d'accordo con Tiberto, per conquistare quella fortezza. Lo ringrazia dell'avvertimento datogli per la fortezza di Lozio. Ha scritto al Colleoni "che per ogni modo la faccia fornire" e custodire per esserne sicuri.

Domino Segramoro Vicecomiti.
Respondendo ad una vostra de dì V del presente per la quale ne rechiedeti doe squadre de balestreri et una de provisionati per mandare al'impresa de Bre, et cetera, dicemo che nuy non vedemo il modo che li possiamo mandare più gente como habiamo mandate, perché queste che sonno de qua li tenemo per alcune cose importante. Scrivemo bene ad domino Thiberto che lì mandi li suoy fanti et balesteri, et così credemo che li mandarà et li proveda de pane, perché da quelli homini haveranno del vino, et dal canto suo faci tute quelle provisione che siano possibili ad fare per astringere et vincere quella forteza. Sichè intenderiteve con luy et, bisognando più una cosa che un'altra ad questa impresa, vogliateli dare tuto quello adiuto et secorso vi sia possibile per mettere fine con ogne presteza ad dicta impresa.
[ 243r] Ala parte che ne scriveti della rocha de Locio, dicemo che molto n'è piaciuto il vostro aviso, donde scrivemo a Bartholomeo da Bergamo che per ogne modo la facia fornire et guardare per modo che ne stiamo ben securi, como vedereti per la copia qui inclusa. A quelli fanti nuy l'habiamo provisto de frumento, qual gli fecemo dare ad Cremona, sichè non lassati che diano altra spesa a quelli homini dandoli del vino, como è dicto. Data ut supra.
Christoforus.
Cichus.