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920. Francesco Sforza ad Antonio de Sichis, commissario di Geradadda 1454 febbraio 12 Milano.

Francesco Sforza avverte Antonio de Sichis, commissario di Geradadda, il comune e gli uomini di Caravaggio che manda lì Zanotto, suo cavallaro, incaricato di riferire loro in suo nome alcune cose riguardanti le munizioni che si trovano lì In simile forma si è scritto al podestà, comune e uomini di Ripalta, al podestà, comune e uomini di Treviglio e di Rardogrande e al castellano della rocca di Caravaggio

Antonio de Sichis, commissario Glareabdue et comuni et hominibus terre nostre Caravagii.
Mandiamo lì Zanoto Parpaglone, nostro cavalero, presente portatore, al quale havemo comesso che ve dica alcune cose per (parte) nostra sopra lo facto de quelle monitione sonno lì. Et pertanto volemo li crediati quanto ala nostra propria persona. Data Mediolani, xii februarii 1454.
Persanctes.
Cichus.
In simili forma scriptum est potestati, comuni et hominibus terre nostre Rippalte; potestati, comuni et hominibus Trivilii et Rardograndi, castellano arcis nostre Caravagii.
Persanctes.
Cichus.