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924. Francesco Sforza a Baroncino di Lodi 1454 febbraio 12 Milano.

Francesco Sforza vuole che l'ingegnere ducale Baroncino di Lodi, per assecondare la richiesta degli uomini di Rivolta che paventano grandi danni se si abbattessero tutte le colonne, risparmi quelle che, quando l'acqua dell'Adda è alta, " se retrovano in sucto". Assecondi anche il loro bisogno di legname per fare una palizzata nell'Adda, al di là di quello necessario per le colonne e i lavori ducali.

[ 248v] Baroncino de Laude, ingeniario nostro.
Quantunche fosse ordinato de strepare tute le colonine che sonno sul fiume d'Ada contra Rivolta, nondimeno, perché li poverhomini de Rivolta dicono che gli saria troppo gran desconzo et damno a desfare ogne cosa, deliberamo et volemo che debii lassare in pede solamente tute le colonine che se retrovano in sucto quando Adda è alta in suo lecto, strepando tute le altre che sonno in aqua quando Adda è nel modo dicto de sopra. Et perchè li homini de Rivolta dicono havere bisogno de certo ligname per fare una palificata nel ramo d'Adda per conservatione de quella terra, siamo contenti et volimo che del ligname che avanzarà, oltra le colompne et altro ligname necessario per li lavorerii nostri, ne debii lassare ali dicti homini una parte necessaria per fare la dicta palificata. Ex Mediolano, xii februarii 1454.
Irius.
Cichus.