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929. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1454 febbraio 13 Milano.

Francesco Sforza si compiace, in un primo momento, con il referendario di Pavia per avere sospeso dall'insegnamento nello Studio di Pavia il pavese Francesco Sacheti, per aver istigato gli "altri doctori de medicina et lege" a non "più legere non siando integre pagato". Siccome, però, detto magistro Francisco riconosce il suo errore, il duca lo assolve e ordina che gli venga data, ora e in futuro, la sua provisione, "restituendolo nel suo pristino grado dela lectura sua"

[ 250r] Referendario Papie.
Ne ha facto dire lo egregio doctore magistro Francisco di Sacheti, citadino de questa nostra inclita cità, quale Iege lì, che intendendo vuy che luy incomenzava ad suburnare Ii altri doctori de medicina et lege che non dovessavo più legere, non siando integre pagato, lo facesti removere dala soa lectura con retentione della soa provisione; del che molto ve comendiamo, perchè facesti como dovevati fare et como è stata et è la nostra intentione. Et perchè dicto domino Frances(c)o n'ha facto pregare asay, domandandose in colpa del suo errore che gli vogliamo perdonare, et nuy volendo usare clementia verso de luy, gli havemo perdonato et siamo contenti, et così volemo che vuy Ii fazati respondere della dicta soa provisione more solito tanto del passato quanto del'avenire, restituendolo nel suo pristino grado dela lectura soa. Data Mediolani, xiii februarii 1454.
Leonardus.
Iohannes.