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932. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1454 febbraio 13 Milano.

Francesco Sforza esprime al luogotenente di Lodi il suo stupore per aver potuto i nemici passare di qua dell'Adda con i burchielli, fatto avvenuto se non con la connivenza di qualcuno. Gli comanda, perciò, di indagare come ciò sia accaduto e di trattenere presso di lui i burchielli. Nello stesso giorno si è scritto a Bartolomeo de Birago di andare dal duca.

Locumtenenti Laude.
Respondendo ala lettera del passare hanno facto l'inimici con quelli burchielli dal canto de qua d'Adda, dicemo che ne maravigliamo como habiano così tolti dicti burchielli, et credemo che qualcuno l'habia tenuto mano et consentito ad questa cavalcata; però volimo ve sforzate intervenire la veritate de questa cosa et castigare chi ha falito. Li dicti burchielli volemo, et ve comandiamo Ii reteniati in nostro nome apresso de vuy et per niente non Ii restituire ali patroni, gli quali non gIi hanno da fare più niente. Ex Mediolano, xiii februarii 1454.
Zaninus.
Cichus.
Die suprascripto scriptum fuit Bartholomeo de Birago quod veniat ad dominum.
Zaninus.
Cichus.