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935. Francesco Sforza al referendario e ai presidenti agli affari di Pavia 1454 febbraio 16 Milano.

Francesco Sforza, dopo aver atteso invano che si provvedesse ai denari dovuti per questi sei mesi per il carriaggio, scrive al referendario e ai presidenti agli affari di Pavia perchè attendano a detta provvisione e avverte il referendario che, in caso di perdurante inerzia, intervenga, nei modi che crederà opportuni, perchè quattro dei principali presidenti si portino da lui, che li scuoterà dalla loro indolenza.

[ 251v] Referendario Papie et presidentibus negociis civitatis nostre Papie.
Havemo aspectato fin ad questo dì che vuy havesti facto qualche provisione al facto delli denari del caregio per questi sey mesi, et per fin a qui per quello intendiamo non s'è facto niente; del che ne maravigliamo grandemente et dolemo de facti vostri.
Pertanto ve dicemo che subito, vedute le presente, debiati mettere tal (a) modo et provisione circa ciò che questi dinari se possono havere de presente secundo Ii nostri urgenti bisogni, senza dilatione o exceptione alcuna. Et quando vuy, domino Bartholomeo, vedesti che loro facessero altramente, volimo che faciati comandamento per nostra parte ad quatro di principali de quelli presidenti che, sotto quella pena ve parirà, che subito vegnino qua da nuy, perchè se deliberamo che non se partino finchè non habiamo misso modo ad questa cosa. Mediolani, xvi februarii 1454.
Christoforus.
Cichus.

(a) Segue ord depennato.