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936. Francesco Sforza al luogotenente e ai presidenti della comunità di Lodi 1454 febbraio 15 Milano.

Francesco Sforza informa il luogotenente e i presidenti della comunità di Lodi che il suo famiglio Francesco Giorgio gli ha confessato di non aver alterato il compartito delle tasse dei cavalli, di cui quelli di Codogno e altri del contado si sono lamentati per asserita mancata eguaglianza. Tuttavia, ad evitare ogni ulteriore lamentela, manda lì detto Francesco perchè con "duy valenthomini" e con quelli del contado riformino il compartito.

Locumtenenti et presidentibus comunitatis nostre Laudensis.
Perchè da poi è facto Iì el compartito dele tasse di cavalli, quelli da Cotogno et molti altri del contato se sonno lamentati dicendo che'l non gli è servata bona equalità et se gravano de Francisco Georgio, nostro fameglio, havemo voluto havere da nuy dicto Francesco, el quale, scusandose, dice non havergli colpa alcuna, nè havere viciato et alterato dicto compartito; pur per redure la cosa et tolere ogni cagione de lame(n)ta mandiamo lì dicto Francesco, al quale volemo diati duy valenthomini fora d'ogni passione et con quelli etiamdio del contato habiano ad reformare il compartito e reducerlo ad equalità, havendo respecto ad Ii luoghi [ 252r] desfacti et inhabitati, ita che niuno non habia iusta casone de querella. Data Mediolani, xv februarii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.