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938. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1454) febbraio 16 Milano.

Francesco Sforza acclude nella lettera al Colleoni lo scritto dell'ufficiale di Valle San Martino circa i fatti di Brivio. Cerchi di mandargli uomini per tutelare la gente impegnata nell'impresa di Brivio e di inviare soldati verso Bergamo e dove altro crederà per bloccare i nemici. Lo informa di aver dato un alt allo spostamento verso là della bombarda, che si trova di qua. Gli faccia sapere che intende si faccia.

Magnifico Bartholomeo Coleono.
In quest'hora havemo recevuto la inclusa lettera dal'officiale nostro da Valle San Martino circa li facti de Brivio, como per essa lettera vederiti, quale ve mandiamo qui introclusa, adciò che intendiati il tuto. Pertanto vogliati provedere de mandarli tanta gente, sichè quelli che sonno ala impresa de Brivio non possano recevere damno né mancamento alcuno, et provedere ale cose de là, siché al'inimici non possa reusire il pensiero, mandando verso Bergamo, et dove ve parerà necessario, adciò che possiati molto bene provedere ad questo facto, advisandove che nuy [ 252v] havevamo ordinato de mandare la bombarda, che è del canto de qua, che fosse conducta dal canto dellà per farla trare ala bastita; mò havemo scripto non volemo li sia conducta per finché nuy gli scriveremo altro, et faremola pur trare del canto de qua per lo presente nostro cavalaro. Vogliati avisarne del'ordine li havereti dato, et così della provisione gli havereti facta in questa cosa. Data Mediolani, xvi februarii, hora 24.
Zaninus.
Cichus.