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948. Francesco Sforza al podestà e agli uomini di Castell'Arquato 1454 febbraio 18 Milano.

Francesco Sforza scrive al podestà e agli uomini di Castell'Arquato di mandare, per i pagamenti dell'anno, da lui sei loro uomini, che, nel loro spostamento, si porteranno a Piacenza, dal suo cancelliere Teseo che dirà loro a quanto ammonta la tassa dei cavalli dell'anno in corso.

[ 255r] Potestati et hominibus Castriarquati.
Per alcune cose che havemo da conferire con voi per caxone delli pagamenti dell'anno presente, volemo che, recevuta la presente, debiate mandare da noi sey delli vostri homini li quali nel loro venire facciano capo a Theseo, nostro canzellero, quale è ad Piacenza, et da lui pigl(i)ono informatione de quanto monta la taxa delli cavalli de questo anno, et colla dicta informatione vengano da noi; et questo non manchi quanto haveti cara la gratia nostra. Data Mediolani, xviii februarii 1454.
Theseus.
Cichus.