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985. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1454 febbraio 22 Milano.

Francesco Sforza informa Teseo da Spoleto di aver precisato al suo famiglio Antonello da Piacenza, che lamentava l'aumento di cavalli fatto agli uomini di Cormano, benchè il "loco è deteriorato asay", che ciò non deve addebitarsi a Teseo, ma alla comunità. Il duca vuole che, comunque, Teseo, inbtervenga perché quegli uomini "non habiano più caricho che non dovesseno".

[ 262v] Theseo de Spoleto.
Messer Antonello da Piasenza, nostro fameglio, ne ha dicto che ali homini de Cormano gli è stata facta agiuncta de cavalli, che doveria essere il contrario, perché'l loco è deteriorato asay. Nuy gli havemo respuosto che non sei stato ti, che è stata la comunità, pur siamo contenti et volemo debii intendere molto bene questo facto. Et così intenderay, provedendo opportunamente che dicti homini non habiano più caricho che non dovesseno, et non siano tracta(ti) pegio de altri, ma meglio per respecto d'esso domino Antonello, et non habiano più che ragionevelmente gli tochasse che quello fosse la parte loro. Data Mediolani, xxii fearuarii 1454.