Registro n. 2 precedente | 10 di 1791 | successivo

10. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate 1450 aprile 28 Lodi

Francesco Sforza ordina il pagamento del credito di Francesco da Monte, che i Maestri delle entrate avevano erroneamente assegnato a debito.

[ 3v] Magistris intratarum.
Ritrovandose Francisco da Monte, olim vicethexaurero dela nostra città de Parma, haverne subvenuto per li nostri bisogni de ducati tricento et altri havere exbursati nel'offitio della thexauraria libre novecentonovantacinque, solidi deci, denarii undeci de imperialibus, più che non ha havuto de intrata, como appare nel suo calculo de ragione facta per li nostri Referendarii generali, ve scripsemo che fessene creditore ali libri dela nostra Camera el dicto Francisco deli dicti ducati 300 et dele dicte libre 995, solidi 10 et denari 11 de imperiali, et che gli ne fessene lo assignamento dele dicte quantitate cum la utilità de duy per cento el mese fina ala sua integra satisfatione. Hora intendemo che lo havete facto debitore dele somme predicte et non creditore et che li voleti fare retentione de capsoldi de quelli denarii che luy se trova havere sborsati contanti nel dicto offitio dela thexauraria, che non ne pare cosa conveniente. Pertanto volemo servati modo ch'el dicto Francisco sia facto creditore dele predicte quantità de ducati trecento a soldi 64 per fiorino per ducato, dele dicte libre 995, soldi 10, denari 11 de imperiali, et che gli ne fazati lo assignamento senza alcuna retentione de capsoldi sopra li datii che altra fiada ve scripsemo, como è debita e conveniente cosa. Laude, die xxviii aprilis 1450.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.