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1005. Francesco Sforza al podestà di Arena Po 1450 novembre 29 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Arena Po di corrispondere ai soldati di Fiasco da Calabria, nonostante la loro partenza a causa della peste, quello che è loro dovuto.

Potestati Arene (1).
Lo strenuo Fiasco, nostro conductero, ne dice che dal'hora se partirono li compagni suoi da Arena per rispecto del morbo non gli è stata risposta delle tasse da quelli homini da Arena secondo gli respondivano prima la partita loro, del che ne maravigliamo perché questa non era nostra intencione. Pertanto volemo et per questa te commettiamo debbi ordinare che per li gentilomini et homini da Arena sia risposto delle tasse soe alli dicti compagni et soldati de Fiasco, quali logiaveno lì secondo gli respondevano prima et cussì gli faray respondere delle dicte tasse per tutto el tempo passato che per la loro abscentia non l'hanno havute. Et questo non manchi per quanto luy à cara la gratia nostra, perché mancando non ne poreste fare cosa che più ne dispiacesse. Data Mediolani, die xxviiii novembris MCCCCL.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 573, dal 1451 febbraio 1 con Chierichino da Lucca).