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1012. Francesco Sforza a Guglielmo da Baviera, al comune e alla comunità di Abbiategrasso 1450 novembre 30 Milano

Francesco Sforza ordina a castellano, Guglielmo da Baviera, al comune e alla comunità di Abbiategrasso di eseguire senza ulteriori tentennamenti quanto segnalato da Bianca Maria a favore di Chiara da Sampietro e dei suoi figli.

Castelano, potestati (1) ac comuni et hominibus Abiate.
Havendo noy inteso che fati difficulate in observare le lettere, quale la illustre consorte nostra madonna Bianchamaria à concesso a Clara da Sanpetro et soy figlioli, et per quella mandatove non gli debiate agravare per casone del carico della taglia grossa novamente imposta lì, se ne maravigliamo assay perché, cognoscendo vuy per la dilectione quale sapeti molto bene porta la illustre nostra consorte alla dicta Clara et casa dov'è descesa che gli compiacereti asay, non solamente doveresti non essere difficile, ma promptamente fare et exequire questa soa intencione et piacere. Pertanto vi amonemo strectamente et volemo che exequate lo dicte sue littere non meno como se noy havessemo concessa, nel che ne compiacerite meno ad noy como a ley, ove che, non facendole, se agravaremo de vuy et ad ogni modo provediramo che questa nostra et della dicta consorte nostra intencione sia exequita, et cussì tu podestà provedi che se faza exemptione et contradicione alcuna. Mediolani, ultimo novembris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Guglielmo da Baviera (cfr. SANTORO, Gli uffici, pp. 191 e 609).