Registro n. 2 precedente | 1013 di 1791 | successivo

1013. Francesco Sforza a Lanfranco Galimberti da Parma 1450 novembre 29 Milano

Francesco Sforza si congratula con Lanfranco Galimberti da Parma, capitano della cittadella di Novara, per le informazioni trasmessegli. Vuole, poi, che abbia cura della cittadella e delle case assicurando un suo intervento. Circa il compartito per quattrocento carri di legna, dice che non è il momento. Quanto ai due uomini di Luchina dal Verme, da lui imprigionati perché suoi debitori, si dice contento che li faccia pagare.

[ 273r] Lanfranco de Garimbertis, capitaneo citadele novariensis (1).
Havemo per una toa littera inteso quanto ne scrive della città de Vercelli, et cetera, et anche quanto dice havere inteso da Bartolomeo Caza, citadino de quella citade nostra, quale scrivi novamente esser venuto della citade de Aste, al che non achade darte altra risposta al presente, ma bem te dicemo che molto n'è piazuto lo avisamento tuo et de ciò te commendiamo asay, carigandoti che il simile faci per lo haveniro. Alla parte vero di quella casa della citadella qual scrive ogni dì cascanno et vano dirompando, ti dicemo che cum ogni studio et diligentia toa debbi attendere alla conservacione cussì etiamdio della citadella quanto de esse case, per noy presto prendiremo l'ordine et il modo de farli provisione, sì che circha ciò volimo che non gli manchi dal canto tuo, avisandoti che havimo ordinato che serà previsto de legne da fuocho a quelli provisionati. Al altra parte de far fare lo compartito per quelle ville di CCCC cara de legname per municione, ti dicemo che al presente non ne curamo dare talle gravezza a quelli nostri homini, né anche per casone de opere, come ne ricordi ma, achadendo il tempo, provederemo bem al bisogno nostro. Et al'ultima parte, cioè che habbi destenuti duy delli homini della magnifica madonna Luchina dal Verme perché sonno toy debitori, ti dicemo che siando tuoi debitori siamo noy contenti li faci pagare, tamen cum la honestade et per via de rasone. Data Mediolani, xxviiii novembris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Lanfranco Garimberti da Parma (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 668).