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1022. Francesco Sforza a Donnino Doria 1450 novembre 30 Milano

Francesco Sforza testimonia il suo attaccamento a Donnino Doria e all'attuale stato di Genova e assicura che contro i nemici Lionello e Filippo Spinola interverrà per la «conservacione del presente stato».

[ 275r] Donino de Aurea.
Se Domenico Guazarde, nostro fameglio, ve ha referito bene del sincero animo et perfecta disposicione nostra verso el presente stato de Zenoa et la casa vostra, come presuponeno le vostre littere, ha dicto quello che è la pura et mera verità, che certamente non se poria dire quanto siamo desiderosi del'honore, bene et amplitudine del'illustre miser lo duce et vostro, perché cognosemo chiaramente la signoria soa et cussì tutta la dicta casa vostra havere simile animo et disposicione verso de noy, et sapemo molto bene quanto per vuy è stato dicto, facto et operato per lo passato in beneficio vostro, cussì circha la subvencione, como circha el facto del sale che ne fo tropo grato, et sempre ve ne reputaremo essere obligati. Et se per noy non è stato facto da qui indreto demonstracione alcuna della gratitudine, benevolencia et amore che ve portiamo, non è proceduto perché siando inclinati ad altri più che a vuy, como forse ve dati ad intendere et presuponati per lo vostri scrivere, ma perché non gli è stato l'habbilità et el tempo per havere havuto d'attendere ad altre nostre facende, ma como se sia ve certificamo che l'animo nostro non poteria essere migliore verso lo presente stato come se sia, et circha il facto de Leonello et Filippo Spinola, i quali non cessano dare novitade contra vuy, faremo de presente talle previsione ch'el prefacto miser lo duce et tucti voy cognosereti che li loro modi ne sono molestissimi et che havemo più cara la conservacione del presente stato de Zenoa et bene vostro, che lo suo. Data Mediolanis, ultimo novembris 1450.
Cichus.
Franciscus Sfortia Vicecomes, dux Mediolani, et cetera, Papie Anglerieque comes ac Cremone dominus.