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1031. Francesco Sforza a Paolo da Roma 1450 dicembre 1 Milano

Francesco Sforza denuncia a Paolo da Roma e a suo figlio un altro furto commesso dai loro uomini a un famiglio ducale, cui è stato tolto un cavallo, un coltello una «partesana» e delle lettere. Vuole che tutto venga restituito e che i loro uomini si comportino «continentemente».

[ 276v] Paulo de Roma et eius filio.
Mercorì passato, secondo intendiamo per querella del spectabile conte Alberto Scotto, fo robato per alcuni di vostri uno suo fameglio sotto Serinato in rippa de Po, et toltogli el cavallo, una partesana, una coltella et certe littere ch'el portava, della qual cosa se retrovamo male contenti perché in l'estate passata hanno commisso altre robarie contro l'homini d'esso conte Alberto. El perché non sonno da tollerare dicte robarie simile, ve commectiamo et volemo provediate subito che li dicti cavallo et robbe sianno interamente restituite al dicto fameglio et da mò in anze li vostri vivano continentemente et non commectino simile robarie, perché se ne sentiremo più novella li faremo pentire et male contenti dello erore loro. Data Mediolani, primo decembris 1450.
Cichus.