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109. Concessione di Francesco Sforza ad Antonio Del Conte 1450 agosto 12 Lodi

Francesco Sforza concede che Antonio Del Conte possa portarsi nei suoi possedimenti, purché dia una garanzia di 4000 ducati di far ritorno al confino.

In nomine Domini. Anno a nativitate eiusdem millesimo quadringentesimo quinquagesimo, indictione xiii, die merchurii, xii mensis augusti. In executione infrascriptarum litterarum tenoris huiusmodi, videlicet: Dux Mediolani, et cetera, Papie Anglerieque comes ac Cremone dominus. Dilecti, miser Antonio del Conte, confinato in quella terra nostra, ne ha facto con istantia richierere siamo contenti el possa andare alcune fiade fora de quella nostra terra ale suoe possessione de Daradia, apresso a Monza, et Sanctonovo, presso Binascho, perché luy darà sigurtà sufficiente non se partirà de quella nostra terra senza licentia et non andarà altrove che ale dicte soe possessione. Pertanto siamo contenti togliati sigurtà da luy de ducati quatromilia, zoè iiii milia, dele qual siate bene securo che el dicto Antonio non andarà altrove che ale ditte possessione senza licentia nostra. [ 87r] Et quando abbiate ditte securità, siamo contenti lo lassiate andare andare ala ditta possessione et tornare, como ve parerà, dumodo che el non vada senza nostra licentia a Millano né altrove che ale ditte possessione. Ex Laude, die vii augusti MCCCCL.
Cichus (a).


(a) Alla lettera è allegata la missiva n. 110.