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1132. Francesco Sforza a Bartolomeo Visconti 1450 dicembre 12 Lodi

Francesco Sforza sconsiglia il vescovo di Novara, Bartolomeo Visconti, di andare a Mantova. Vi mandi una persona dabbene, intelligente e di qualche reputazione e lì aspetti Enea, ambasciatore dell'imperatore, e parli anche con il duca Alberto di passaggio a Mantova.

Episcopo Novariensi (1).
Voy sapeti de quello rasonassemo che volevamo mandare uno nostro che havesse ad conferire alcune cose cum meser Enea, ambasiatore del'imperatore, et che noy scriveressimo allo illustre signor marchese de Mantoa che, capitando lì el dicto meser Enea, li facesse dimorare lì per alcuni dì perché gli volevamo mandare uno nostro ad fargli parlare, et cetera. Lo prefacto signor marchexe ne responde che lo dicto meser Enea non è anchora gionto lì et crede che non vorà dimorare ad Mantoa ultra tri o quatri dì et scrivene anchora che deve passare de lì el duca Alberto, al quale pare alla signoria soa che seria bem facto gli fessemo parlare. Et perché havimo deliberato exequire quanto rasonassimo, ne pare che vuy non debbiati essere quello che debba andare a Mantoa, como fo dicto [ 294v] ma piutosto mandargli una altra persona che fosse da bene, inteligente et de qualche reputacione, qual habbia andare ad Mantoa ad spectare dicto meser Enea lì, et questa doria essere una persona che havesse qualche amicicia e cognosenza cum lo dicto meser Enea, ad ciò che esso havesse casone allargarse et confidarse com luy più largamente. Et ultra quello haverà ad dire al dicto meser Enea volemo anchora habbia ad parlare et conferire per nostra parte con lo duca Alberto et che lo dicto nostro messo se sforai fare che lo dicto ducha Alberto faza la via de qua da noy, et in caso ch'el non volesse venire, volemo gli debbia refferire quello gli ordinaremo e commecteremo ad boche et in scriptis, et fati ch'el venga presto qui ad noy ad ciò che gli possiamo ordinare et imponere quanto habbia ad exequire, tanto con lo prefacto meser Enea, quanto etiandio con lo predicto duca Alberto. Data Laude, die xii decembris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta del vescovo Bartolomeo Visconti (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 820).