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1195. Francesco Sforza a Giovanni Rinaldo da Sannazzaro 1450 dicembre 16 Lodi

Francesco Sforza comanda a Giovanni Rinaldo da Sannazzaro di prendere e consegnare al podestà di Parma alcuni abitanti di Cigognola che hanno malmenato e ferito un uomo di Fiasco da Calabria.

[ 307v] Iohanni Raynaldo de Sancto Nazario.
Ce ha significato cum gravissyma querela lo strenuo Fiasco, nostro compagno (1), che alcuni homeni da Cigugnola captivamente andando fina a lecto hano ferito et multo maltractato uno deli soy alogiano lì et più non gli haverebeno facto li inimici cum tanta presumptione, che non gli paro havere superiore alcuno, la qualcosa non deliberamo preterisca impunita perché se quello de Fiasco haveva commesso né facto cosa che da far non fusse, a noy et alli nostri officiali aspecta la punitione et non a quelli homini cum tanta temerità, quanta hano usata. Pertanto volimo et te commectiamo che tu debbi havere li malfactori et mecterli nele mane et forza del nostro potestà de Parma (2), el quale gli habhia ad fare ragione perché volimo se ne faza quella punitione che se convene per dare exemplo ad altri de non commectere tale orrore.
Laude, xvi decembris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta di Fiasco da Calabria.
(2) Identificato come Giovanni Giordani da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 459).