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1207. Francesco Sforza a Matteo Obertazzi 1450 dicembre 17 Lodi

Francesco Sforza ordina a Matteo Obertazzi di far avere al cappellano ducale tutto quanto spetta alla prepositura di San Giovanni in Vincoli e al canonicato della pieve di Castell'Arquato, già del defunto Cristoforo Guarnieri. Aggiunge, poi, di vietare a Martotto di costruire un mulino nella prepositura di San Giovanni senza il permesso del cappellano.

[ 309v] Potestati Castriarquate (1).
Pro sacerdote (a). Volimo et per queste nostre te comettemo et mandemo, recevute queste, che al sacerdote nostro capellano, o suo procuratore o factore, exibitore presente, summariamente, simpliciter et de plano, sine strepitu et figura iudicii, longitudine excepcione et cavilacione ommississ, faci respondere et satisfare de denari, fructi, debiti, cose, beni stabili et mobili gli pertinesse et spectasse dela prepositura de Sancto Zohanne da Viculo, marchione placentine diocesis, et similemente gli faray respondere et satisfare de debiti, fructi, cose, denari et beni qualli siano spectanti dela prebenda et canonicato de quondam donno Christoforo de Guarneri dela pieve de Castelarquà et de spectantia et pertinente a dicta prebenda et canonicato, al qual'appare essere ellecto et deputato et confirmato debitamente, ulterius farai fare proclama et bandimento publicamente se rechede et è usato che nisuno sia che se voglia cogliano silve et boschi d'essa prepositura a pena de quello te parerà conveniente senza bullatino o licentia d'esso nostro capellano, o suo procuratore, o factore, de che ne farai summaria et presta executione et in queste cose procederay summarie ipsa facti veritate inspecta qua comporta ministraray rasone indiferenter. Laude, xvii decembris 1450.
Cichus.
Replicata Laude, kalendis februarii, cum hac videlicet: et oltra ciò però intendemo che Martotto vole fare uno mulino sula prepositura de Sancto Iohanne. Volemo debbhi provedere et commandarli nol faccia, né facce niente senza licentia et volontà de epso nostro cappellano, né turbarlo in ciò (b).


(a) Scritto nel margine sinistro.
(b) Da Replicata a in ciò, scritto a margine sinistro da altra mano coeva.

(1) Identificato come Matteo Obertazzi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 506).