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121. Francesco Sforza al podestà di Cantù 1450 ottobre 18 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Cantù quanto richiesto a Luigi Guicciardini, podestà di Milano, a favore di Bianchino Del Conte.

Potestati Canturii (1) (a).
Dilecte noster, Bianchino del Conte, dilecto nostro, pretende che alcuni habitatori de quella nostra cità et del destrecto d'essa habiano certi suoi beni, quali gli furono tolti in Inverico al tempo delle guerre passate, deli quali et como sarai da lui informato, et ne rechede vogliamo provedere alla restitucione d'esse. Per compiacerli, adoncha, siamo contenti et volemo che, se così è como luy dice et retrovandose alcune bestie bovine, cavalli, vestimenti et lecti quali gli fosseno tolte nela dicta villa, glili faci restituire liberamente et senza excepcione et contradicione alcuna. Mediolani, xviii octobris 1450.
Cichus.


(a) Corretto su Potestati Cumarum, cancellato.

(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 206, con inizio 1451 aprile 1).