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1233. Francesco Sforza a Bettuccio Cortesi da Cotignola e al capitano di Piacenza 1450 dicembre 20 Lodi. 1451 marzo 1 Milano

Francesco Sforza manda a Betuccio Cortesi da Cotignola, castellano di Cremona, il suo bombardiere, cui vuole si diano due paghe al mese, detraibili dal numero delle paghe dovute al castellano. Il Ceruto è esentato dalle mostre.

Bettutio, castellano Cremone (1).
Mandiamo ad stare in quello nostro castello il Ceruto, nostro bombardero presente portatore, al quale volemo daghi de presente ducati iiii d'oro, et anchora volemo che tu gli daghi doe paghe al mese, le qual doe paghe volemo te debbiano essere compensate nelo numero delle paghe tue et che ogli mese sia paghato del dicto salario suo, al qual Ceruto faray bono volto et grate accoglienza, per modo ch'el s'el possa laudare delli facti toi, et per le dicte due sue paghe volemo non gli fazi monstra, né far fare guardia alcuna de nocte in dicto castello. Li dicti quatro ducati che tu gli daray adesso gli poray scontare per lo advenire nelle dicte soe doe paghe. Laude, die xx decembris 1450.
Avisandote che lo dicto suo sallario volemo incommenzi in kalende del presente mese de decembre, et cussì per questo presente mese lo pagharay quanto s'el fosse stato in lo dicto nostro castello.
Cichus.
Data ut supra.
In simili forma, capitaneo Placentie (2) pro Antonio da Alamania inchoando in callendis febraurii 1451. Data Mediolani, primo marcii anni suprascripti.
Cichus (a).


(a) Da In simili a Cichus aggiunto a margine sinistro.

(1) Si tratta di Bettuccio Cortesi da Cotignola.
(2) La carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici.