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1246. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1450 dicembre 20 Lodi

Francesco Sforza informa il Regolatore e i Maestri delle entrate che i soldati chiedono soldi, ma lui non ne ha; chiedono pane e quello non si può ricusare: si mandi, perciò, subito a Cremona «a rachatare» sulle entrate 400 moggia di frumento.

Regulatori et Magistris intratarum.
El maiore affanno et recresemente che habbiamo al presente si è de queste nostre gente d'arme, quale ogni dì et hora havemo alle spale domandandone dinari o al mancho pane per vivere et parendone cum qualche scusa denegarli denari perché non havemo, non sappiamo qual excusacione possimo fare de non dargli del pane. Pertanto, per torce questa soma da doso, volimo che subito alla recevuta della presente debbiati mandare uno a Cremona ad rechatare quatrocento moza [ 318r] de formento a quella mesura Cremonese supra le intrate nostre, o como meglio ve pare, purché infra cinque, sey dì se rechati per potere dare a dicte nostre gente dale quale ogni dì ultra modo siamo stimulati. Et circha questo usati ogni diligentia et solicitudine, pur se faccia presto. Laude, xx decembris 1450.
Cichus.