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1268. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1450 dicembre 23 Lodi

Francesco Sforza impone al fratello Alessandro di esigere dalle sue truppe la restituzione di quanto tolto al lucchesi.

[ 323v] Domino Alexandro Sforcia.
Tu say quanto noy siamo afectionati alla magnifica comunità de Lucha et quanto caldamente te dicessemo et ordinassimo che supra tutti te portasti bene et honestamente cum la prefacta magnifica comunità, ma al presente essa magnifica comunità ne scrive, como vederay per la inclusa, regraziandone primo che per nostre littere la havemo reccomandata alla santità del nostro Signore per la differentia vertisse fra lo illustre signor marchese de Ferara et essa magnifica comunità; secondo gravandossi delli danni facti per quelle gente nella iurisdictione soa; tercio pregandone vogliamote scriverti li favorissi, et cetera, alla quale havimo resposto, como anchora vederay per la copia inclusa. Pertanto te advisamo che nostra intencione è, como scrivemo ad essa comunità, che gli sia integramente restituito ogni cosa. Unde volemo che, subito havuta questa, debbi provedere et ordinare in modo che cum effecto sia restituito integramente ogni cosa fosse tolta nella iurisdicione della prefacta magnifica comunità per quelle gente nostre, et sia chi voglia et habbi nome como voglia, et provedi in modo che non habiamo ad replicare per questo facto, stringendo qualunche fosse renitente ad dicto restitucione como parerà ad ti, sì che sia exequita questa nostra voluntà, perché deliberamo, se noy dovessemo venire là in persona, che non gli manche niente. Et voglie ordinare in modo che per lo advenire la prefacta magnifica comunità et cose soe sianno reguardate como le nostre proprie, como say è la intencione nostra. All'altra ultima del favore, et cetera, noy respondemo como tu vederay et cossì anchora ti poray chiarire la prefacta magnifica comunità, adaptandote ad quello noy gli respondemo cum quelli modi te pareranno. Laude, xxiii decembris MCCCCL.
Cichus (a).