Registro n. 2 precedente | 127 di 1791 | successivo

127. Francesco Sforza ad Antonio Minuti 1450 agosto 17 Lodi

Francesco Sforza dispone che ad Alessandro da Foligno, famiglio ducale, vengano assegnati quattro ducati al mese senza alcuna bolletta, come invece pretendono il referendario e il tesoriere.

[ 91v] Antonio de Minutis, Regulatori.
Ordinassemo altre volte che ad ser Alexandro da Foligno, nostro famiglio, fose dato la spessa ad Cremona per quatro boche et tu, como say, li fessi assignare quatro ducati el messe per le dicte spese. Dapoy noy scrissemo al referendario (1) et thexaurero (2) che gli dovesseno respondere deli dicti denari senza fare altre bolete et per lamenta ne fa el dicto Alexandro essi referendario et thexaurero non lo voleno fare, dicendo havere comissione dali Maystri de non respondere ad alcuno de dinari se le bolete non se fanno lì a Milano. Et etiamdio dice gli voleno retenere uno grosso per fiorino de capsoldo et xxxii de incanepa. Pertanto, non intendendo che questo ordine se extenda al dicto Alexandro, te cometiamo et volemo provedi et ordine che ad esso ser Alexandro sia resposto ad Cremona deli dicti quatro ducati senza retencione de capsoldo, senza canepa et senza gravarlo delo facto dele bollete. Laude, die xvii augusti 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica di referendario di Cremona è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 411, dal 1450 ottobre 1 con Giovanni Ceno da Varese).
(2) Identificato come Antonio Trecco, tesoriere di Cremona (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 412).