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1313. Francesco Sforza a Tristano Sforza e Maladobato da Sommo 1451 dicembre 31 Milano

Francesco Sforza rimprovera il figlio Tristano e Maladobato da Sommo, podestà di Soncino, per il pessimo comportamento della gente sforzesca.

Domino Tristano Sforcie et Maladobbato de Sommo, potestati Soncini.
Nuy siamo informati che per quelle gente nostre logiano ad Soncino et neli altri lochi circumstanti sonno facto molti danni alli homini nostri et fatogli molti robbamenti, del che havemo havuto multissime querele et havemone tanto dispiacere quanto se potesse dire né possemo fare che non se maravigliamo de vuy et più de ti, Tristano, che non prevedi tu a queste cose, sapendo ti non è la voluntade nostra comportare alle gente nostre simili excessi. Et pertanto ve scrivemo questa, confortandove et caricandove, intendendove insieme, provediati che niuno habbia casone gravarsi et noy non ne habbiamo querella, perché non poresti fare cosa che più ne dispiacesse. Mediolani, ultimo decembris MCCCCLI (a).
Cichus.


(a) Così A.