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1323. Francesco Sforza a Pietro Fregoso, al capitano generale di Genova e ad Antonio Guidoboni 1451 gennaio 2 Milano

Francesco Sforza raccomanda al doge Pietro Fregoso il conestabile Santino da Riva, avendo inteso che a Genova si intende formare una fanteria per la sicurezza dello stato. Santino è uomo che ha dato prova di amore per la città ligure, declinando proposte dei francesi e dei fuoriusciti.

[ 334r] Domino duci ianuensium.
Altre volte fecimo dire alla signoria vostra per messer Zohanne de Alexandria, nostro consciliero, che Santino da Riva, conestabile de fanti da pede, quantuncha fosse stimulado et solicitato da francesi et forussiti inimici della signoria vostra a condurse seco et fare contra el stato vostro, pur non gli haveva voluto consentire nì dare audientia alcuna per non dispiacere a noy, parendoli che facendo contra la signoria vostra dovesse dispiacere a noy, como certamente saria dispiazuto per la mutua benvolentia et carità nostra, et per questo fecimo confortare la signoria vostra gli piacesse condurlo a soy servicii. Essa vostra illustre signoria ne feci rispondere non havere bisogno alhora di facti soy nì d'altre zente, donde el dicto Santino è stato suspeso fim al dì presente senza provedere alli facti soy. Adesso siamo advisati como la signoria vostra et quella magnifica comunità per reparare alle novitate che cerchanno fare essi francesi et foraussiti hanno deliberato scrivere et fare alcune fantarie per salveza del stato nostro. Pertanto recordiamo alla signoria vostra li facti del dicto Santino et la confortiamo et pregamo che, deliberando ley de fare gente, lo voglia acceptare et scriverlo luy, perché, essendo luy valente homo et da bene et subdito et affectionato nostro, rendiamose certi la signoria vostra ne havirà fidele et relevato servicio et se ne retroverà contenta, promectendo noy alla signoria vostra ch'el dicto Santino per li denari ch'el receverà in prestanza el se condurà, scriverà, farà la monstra, servirà fidelmente et farà tutto quello debbi fare alcuno valente homo, in modo che la signoria vostra se haverà ad laudare de luy. Et però pregamo de novo essa vostra signoria gli piaza haverlo reccomandato et havemo grato ogni bono tractamento che gli fareti. Apparechiati alli piaceri della signoria vostra. Mediolani, ii ianuarii 1451.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit capitaneo generali ianuensium.
Item in simili forma scriptum fuit Antonio Guidobono, addita hac parte: et perché esso Santino ha in astesana uno castello qual poteria essere bono reparo contra franzosi, perché è al modo de una bastia alla città de Ast, volemo che, conducendosse luy opri che delli dicti fanti ch'el condurà con zenoesi ne possa fornire dicto castello, che retornarà in beneficio del stato presente et a noy sarà gratissimo, corecandote iterum che vogli havere reccomandato esso Santino in tutte le sue facende, perché ne è caro et devoto servitore. Data ut supra.
Cichus.