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1393. Francesco Sforza al vicario vescovile di Piacenza 1451 gennaio 11 Milano

Francesco Sforza scrive al vicario vescovile di Piacenza di rimettere Giacomo Panizaro nel beneficio di cui tempo prima è stato privato in virtù di un editto applicato solo nel suo caso.

Vicario domini episcopi Placentini (1).
Havendo nuy havuta informacione et certa como uno preveto Iacomo Panizaro era stato privato del suo beneficio soto pretexto de uno edito facto per el vicario era ad quello tempo et che nissuno altro prevete che era in simile caso era privato, si non esso prete Iacomo, essendo ad noy caro como è, scrivemo ad quello vicario che ad nostra contemplacione per certi boni rispecti volesse restituirli el suo beneficio et reponerlo nel primo stato: et non l'ha facto, de che se maravigliamo grandemente, exortando vuy et stringendo volere suplire il manchamento de quello et per nostro rispecto volerli restituirli el suo beneficio al preto Iacomo et redurlo al primo stato, che fareti ad noy cosa grata et accepta assay per una fiata et toglieriti via la casone che non gli provedammo poy altramente noy. Mediolani, xi ianuarii 1451.
Cichus.


(1) Si tratta del vescovo Nicolò Amidani (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 746).