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1396. Francesco Sforza al podestà, agli Anziani e alla comunità di Piacenza 1451 gennaio 11 Milano

Francesco Sforza loda il podestà, gli Anziani e la comunità di Piacenza per la disponibilità a sovvenire alle necessità dello Stato. Per il presente bisogno chiede che la quantità di denari da loro destinata alla fabbrica del muro della città sia dirottata a fronteggiare le urgenze ducali.

Potestati (1), Ancianis, comunitati et hominibus Placentie.
Pigliemo sempre confidentia et securità de quelli quali conosemo nostri fidelissimi servitori et prosequire el stato et bene nostro con amore, carità et benevolentia assay. Et recordandoce noy cum quanta liberalità et sincera fede altre volte ne haviti subvenuto a nostri bisogni, non dubitando che anchora ad uno bisogno havimo de presente, el qual tanto ne preme il core quanto dire se potesse, ne subveniriti, sentendo che haviti cossì de scossi como da scotere una quantità de denari per li dacii del'anno passato, quali denari sonno deputati alla fabrica del muro de quella nostra cità, ve confortiamo, pregiamo et carichamo quanto più possimo che dei dicti denari ne vogliati subvenire, maxime non siande adesso aptitudine da murare, avisandove che quando sarà tempo da murare ve ne farimo tale compensacione et restitucione che poriti fare l'opera instituita et non gli sarà fallo veruno. Et per questa casone mandiamo là miser Iacomo da Piasenza, al qual crederiti quanto ve dirà per parte nostra como a noy proprii et gli dareti quella bona expedicione, che havimo speranza in vuy. Mediolani, xi ianuarii 1451.
Cichus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 489, dal 1451 agosto).