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1422. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1451 gennaio 13 Milano

Francesco Sforza rimprovera a Giovanni da Tolentino che i soldati continuano a compiere furti nelle terre di Carlo Gonzaga. Si prenda qualcuno e gli si dia una lezione che sia valida per tutti.

[ 351v] Domino Iohanni de Tolentino (1).
Per altre nostre ve havemo scripto che dovesseve provedere che in le terre del signor meser Carlo de Gonzagha non fosse facto danno né robbamento alcuno per li nostri soldati et voy ne respondesseve che gli havevati proveduto, ma noy pur intendimo che ogni dì se robba et fassi milli danni alli homini del dicto signor messer Carlo, la qual cosa ad noy è molestissima. Et pertanto volemo ve sforzati per ogni via et modo possibile de fare paghare qualchuno da questi che vanno robbando et facendo questi danni nelle dicte terre et pigliati sianno. Vogliati exequire quanto per altre nostre ve havimo scripto et ordinato et demum provedere cum effecto che simile cose non habianno più ad sequire né che noy ne sentiamo più una minima lamenta. Mediolani, xiii ianuarii 1451.


(1) Si tratta di Giovanni Mauruzzi da Tolentino.